Sul Cerchio del Frassino

Eppure, alla fin fine, ciò che più ha contato per me nel corso della giornata non sono state le conferenze, le nozioni raccolte, il libro acquistato o la nuova consapevolezza raggiunta, ma l'affetto di tutte le "sorelle" incontrate, il loro calore, il loro essere "di mille colori" e piene di energia.
A partire da NycteaNoctua, che è esattamente come me l'ero immaginata e che spero tanto di poter rivedere presto (magari in mezzo ai boschi, sì!!), passando per Sibillia ed Elbereth (simpaticissime: confidenti di "innocui pettegolezzi" durante le conferenze!), le simpaticissime amiche fiorentine CristinaFlo e Ilaria (compagne di sofferenza quando i nostri nobili "posteriori" non ce la facevano più, a forza di stare seduti!!!) e la cara Zelda, la "strega delle crocette", insieme al marito e alla sua piccola Carmen, una delle bimbe più buone e tranquille che io abbia mai conosciuto. Infine, last but not least, le "madredeine" Stregamamma (applauditissima... e che mi ha abbracciata forte forte, come aveva promesso!) e Ninfina...
Devo e voglio essere sincera: ho frequentato diversi raduni di gruppi e persone conosciuti online (soprattutto durante la mia tolkeniana "fase Eldalie"), ma a volte le mie aspettative sono andate deluse.
Intendiamoci, anche durante i vecchi raduni coi tolkeniani ho incontrato persone meravigliose (assolutamente); però c'era sempre anche la triste eccezione, la persona che sembrava tanto calorosa sul Web e poi si rivelava spocchiosa e freddina dal vivo. Oppure l'evento spiacevole, il pettegolezzo malevolo, l'antipatia repentina e reciproca. Quelle cose del tipo: «No, tu proprio non mi piaci».
Con le amiche incontrate a Milano, invece, è stata fin da subito sintonia, tranquillità, spontaneità, pacatezza. Neppure per un istante e con nessuna di loro mi sono sentita "sotto esame", come spesso accade quando ci troviamo di fronte a persone nuove.
Siamo diverse, certo. Forse non la pensiamo allo stesso modo su tutto. Ma ciò che conta è il risultato finale, la capacità di ciascuna di noi di non prevaricare sulle altre, di "donarsi" con discrezione e con serenità.
Sono soddisfatta, insomma: le mie amiche virtuali... le ho davvero scelte bene.
Intendiamoci, anche durante i vecchi raduni coi tolkeniani ho incontrato persone meravigliose (assolutamente); però c'era sempre anche la triste eccezione, la persona che sembrava tanto calorosa sul Web e poi si rivelava spocchiosa e freddina dal vivo. Oppure l'evento spiacevole, il pettegolezzo malevolo, l'antipatia repentina e reciproca. Quelle cose del tipo: «No, tu proprio non mi piaci».
Con le amiche incontrate a Milano, invece, è stata fin da subito sintonia, tranquillità, spontaneità, pacatezza. Neppure per un istante e con nessuna di loro mi sono sentita "sotto esame", come spesso accade quando ci troviamo di fronte a persone nuove.
Siamo diverse, certo. Forse non la pensiamo allo stesso modo su tutto. Ma ciò che conta è il risultato finale, la capacità di ciascuna di noi di non prevaricare sulle altre, di "donarsi" con discrezione e con serenità.
Sono soddisfatta, insomma: le mie amiche virtuali... le ho davvero scelte bene.
Vi abbraccio tutte.