venerdì 25 settembre 2009

Del sonno e dell'assenza

Manco da molto, lo so.
E, quel che è peggio, manco anche a me stessa.

L'estate è stata meravigliosa, come sempre: è la stagione in cui io (creatura di novembre e del paradosso) rinasco e v i v o, nel senso più fulgido della parola.
Ci sono stati il viaggio in Grecia, la visita (fra gli altri luoghi) ad Eleusi e a Delfi (Castalia! Castalia!), alla Corinto di Medea e alla Micene di Cassandra.
E quante altre esperienze... Perché la Grecia non è solo passato - è abbacinante presente. Pienezza del sole, della Terra, perfezione dei ritmi.
Cristiano ha fatto moltissime fotografie, che serviranno a illustrare gli articoli che (lo so già!) scriverò, ammalata di nostalgia, durante il rigore dell'inverno.

Questa è stata l'Estate.
Poi il ritorno al lavoro, la tristezza latente per la Stagione Oscura che si avvicina (lenta... le sue sono dita d'ombra sul terreno) e che metterà alla prova il mio lato peggiore, quello di cui parlo di rado e che pure occupa testardo gran parte del mio Essere. Quello che devo riuscire a controllare e che il freddo alimenta, l'oscurità stuzzica, la neve ingigantisce e rende indomito.

Né aiutano le incombenze della vita quotidiana: in questo periodo sono costretta a lavorare parecchio. Lavoro anche nei fine settimana e, quando torno a casa, non desidero altro che dormire. Il mio corpo lo richiede, ne ha bisogno - perché non accontentarlo.

Mentre dormo, sogno i sentieri dello scorso agosto, percorsi insieme a Mara, in magnifica comunione. Il legame con la Terra era fortissimo, fino al mese passato. Ho praticato per la prima volta la Marcia dell'Attenzione con risultati stupefacenti.
Adesso, per contro, sono distratta, deconcentrata, sradicata. Me ne rendo conto e me dispiaccio ma, come sempre, so che devo assecondare questa prevedibile indolenza.
Dalla settimana prossima smetterò di fare straordinari e, forse, mi rimetterò in sesto. Tornerò a camminare (le colline sono così belle in autunno!), a curare le mie piante, a raccontare storie e a scrivere poesie...
Ma, naturalmente, neppure questa volta si tratta di una promessa...


L'aurora al rifugio "V. Sella". Foto di Cristiano.

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