martedì 24 agosto 2010

Della partenza e dei cavalli balzani

Non ve lo nascondo, mi sono smarrita.
Smarrita come non credevo fosse più possibile - per me.
Sono tornati il buio, la confusione, la paura.
Un'estate "meridiana" più che mai, la mia, carica di tensione.
A questo punto, spero che la Stagione Oscura sia più positiva di quanto non lo sia mai stata in passato. Necessito di silenzio e di calma. Di ri-trovarmi. E qui, ora, c'è troppo clamore.


Nel Bosco, lo scorso Calendimaggio...

Per il momento parto. Vado in Provenza per qualche giorno.
Mi hanno detto che è una terra con buone energie. (Sto meditando di tornare in analisi e, mentre aspetto, approfondisco con tenacia il discorso sull'energhéia: dopo alcune letture e discussioni, ho finalmente trovato il bandolo della matassa del mio rapporto con M. Condividiamo la stessa energhéia, non poteva essere altrimenti...)

Vorrei avere tempo per spiegare, tempo per scrivere... ma non ne ho.
Sono sempre così discordante, nel seguire il mio Sentiero!
Balzana. Così mi diceva mia madre: «Sei balzana».

L'etimologia di questo aggettivo deriva dal latino baucennus, termine che indicava i cavalli dal manto pezzato bianco e nero, comunemente ritenuti di indole poco mansueta.
E io sono decisamente poco mansueta - soprattutto con me stessa. Mi provoco ferite profonde, a causa delle quali fatico a ritornare sulla mia strada: sono troppo debole - mi dico - ho perso troppo "sangue".

Ma ora basta, con le divagazioni.
Parto domani e tornerò il 3 di settembre.
Fino ad allora, buona Fine Estate a tutti: modererò i vostri commenti al mio ritorno...

La mia casa è piena di ospiti, ma chi sono veramente costoro?

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