venerdì 28 ottobre 2011

Ruote, porte e Sfingi

[...] Ma nessuno degli dèi
e degli uomini mortali voleva dirle la verità,
e nessuno degli uccelli venne a lei come messaggero.
Per nove giorni, allora, la veneranda Demetra sulla terra
vagava stringendo nelle mani le fiaccole ardenti:
né mai d'ambrosia e di nettare, dolce bevanda,
si nutriva, assorta nel suo dolore; né s'immergeva in lavacri.
Ma quando infine giunse la decima volta la fulgente aurora
le venne incontro Ecate, reggendo in mano una torcia;
e, desiderosa di informarla, le rivolse la parola e disse: 
"Demetra veneranda, apportatrice di messi, dai magnifici doni, 
chi fra gli dèi celesti o fra gli uomini mortali
ha rapito Persefone e ha gettato l'angoscia nel tuo cuore?
Infatti io ho udito le grida, ma non ho visto coi miei occhi
chi fosse il rapitore: ti ho detto tutto in breve e sinceramente.
(Inno a Demetra, vv. 44-58)

In questo periodo, come Hansel e Gretel inseguo briciole di pane lungo il sentiero... (E chissà se troverò la mia personalissima strega-Sfinge - non affamata, ma desiderosa di proporre enigmi.)

Kay Nielsen illustra Hansel e Gretel.
Prima la Sfinge, quindi. Poi alcune parole, che come una cantilena si affacciano di continuo nella mia mente - e nei piccoli avvenimenti della vita quotidiana: dapprima discrezione (che deriva dal participio passato del verbo discernere, ovvero "saper scegliere"); quindi (ora, proprio in questi giorni!) consapevolezza, cioè "avere piena cognizione della cosa in discorso".
L'indovinello della Sfinge è ciò che ci conduce alla piena conoscenza del Sé e del Cosmo, attraverso un lento (forse anche doloroso) procedimento di nigredo...
E tra Sfingi, parole, ruote, porte che si aprono e si chiudono all'approssimarsi di questa Calenda, è impossibile, per me, non ritornare a uno dei miei archetipi preferiti: Ecate.

Ci ho riflettuto molto, è stata una tappa obbligata del mio percorso. Poiché Ecate è un archetipo di discrezione e di consapevolezza al sommo grado: Ecate E' la Sfinge allo specchio!
Il brano che ho riportato all'inizio di questo post lo rivela chiaramente. La dea, che si palesa all'alba del decimo giorno (il rimando è alla Tétraktys pitagorica, la "Grande Madre che tutto abbraccia e delimita") è l'unica fra gli dèi a muoversi in sostegno a Demetra, disperata per la scomparsa di Persefone. Pur non avendo visto il rapitore, avanza verso Demetra con la sua fiaccola e la aiuta a scoprire la verità sulla scomparsa della figlia.
Non è solo un ritratto deliziosamente "umano", quello tratteggiato dall'Inno; è anche (e soprattutto) corrispondente alla reale funzione "maieutica" di Ecate.
Relegare questa divinità all'unico ruolo di potenza infernale non è solo sbagliato, ma conduce a una errata (e pertanto pericolosa!) interpretazione dell'archetipo.

Ecate NON è Kali.
Ecate è, al contrario, una delle più belle rappresentazioni del kyklos; è la Ruota che gira e si rinnova, è la "trottola magica", capace di ispirare visioni profetiche e, dunque, di condurre alla conoscenza (alla consapevolezza!) mediante un percorso (circolare) di Morte e Rinascita.

Imagini de li dei de gl'antichi di Vincenzo Cartari Reggiano, Venezia 1556.
Del resto, nell'Inno orfico a Ecate, la dea viene sì definita "sepolcrale", "baccheggiante", colei che cammina "con le anime dei morti"; ma anche "signora che custodisce tutto il Cosmo". E, ancora, non si può dimenticare che tra le sue piante sacre vi sono il ciclamino e il croco: entrambi fiori (fiori!) che sconfiggono, con la loro bellezza e i loro colori, la Morte e l'Rigido Sonno della Stagione Oscura...

Così, se la Sfinge ci pone un interrogativo (come molto spesso amano fare le donne e i felini, di cui la Sphynx con/divide la natura!), Ecate, con le sue fiaccole, la sua indole incapace a tacere della verità («Ti ho detto tutto, in breve e sinceramente», afferma nell'Inno a Demetra) sarà capace di guidarci, attraverso la nigredo, sino alla Risposta. Figura mediana (il suo legame con le forze infere non deve essere in toto negato; occorre solo com-prenderlo nella giusta prospettiva), ella - maieuticamente - ci condurrà attraverso un processo che ci (ri)porterà alla Luce mediante l'attraversamento di Soglie obbligate...

2 commenti:

NycteaNoctua ha detto...

"Così dunque parlò Ecate; e non le rispose
la figlia di Rea dalle belle chiome; invece, rapidamente, con lei
mosse, stringendo nelle mani fiaccole ardenti".

Non le risponde.
MA. SI MUOVE!
Segue la Ruota.
Non si risponde ad una risposta... ci si muove!

Bellissimo post :-)

Canidia ha detto...

E' vero, si muove! Inizia a seguire il suo movimento (ciclico) che la porterà poi (insieme a Persefone) dal basso verso l'alto - e viceversa.

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