sabato 2 agosto 2008

Nera strega delle montagne

Ovvero: della partenza di Canidia - finalmente.

Ci sono luoghi diversi da quelli in cui siamo nati e cresciuti, ai quali, tuttavia, apparteniamo, nel senso più profondo e inspiegabile del termine.
Chiamatela "voce del destino".
Chiamateli "ricordi di vite precedenti".
Io non so (davvero, non lo so) da che cosa dipenda questo attaccamento a luoghi lontani o estranei.
Per quel che mi riguarda, mi sento a casa in Grecia (paese meraviglioso di luce abbacinante) - dove conto di ritornare la prossima primavera.
E mi sento a casa nei boschi della Val d'Aosta, quelli del maestoso massiccio del Gran Paradiso.
E' lì che sto per tornare.
Partirò domani.
I sentieri mi chiamano. La Nera Strega dagli abiti scuri e la Canidia-bambina (quella a cui mai, per anni, ho saputo dare un nome e che ora, invece, mi pare così familiare) reclamano la mia presenza.
Là, dove potrò rigenerarmi e tornare a essere completamente me stessa.
Senza debolezze.
Senza compromessi.

Buon viaggio a chi parte, buona permanenza a chi resta.
Ci sentiamo più avanti, non so dirvi con esattezza quando.



L'erba di S. Antonio e il torrente Lauson, a Valnontey, lo scorso anno.
Foto di Canidia.

Nessun commento:

Posta un commento