Non il ramo spezzato, non l'erba scomposta lungo il sentiero
ci dicevano il suo passaggio, ma il tocco di solitudine
che ogni cosa in sé custodiva ed a noi rendeva, liberando
dopo il messaggio consueto l'altra, l'ignota parola.
Come trasalivamo ascoltandola, come si orientava sicuro
il nostro cuore sull'invisibile traccia!
Così noi sempre ti seguimmo, Dominatore e Amato,
né ci sorprende la bianca luce in cui svelato al nostro fianco cammini
(ora che l'ombra carnale è tramontata sul meridiano della morte)
perché da lungo tempo te solo conoscevamo, a te solo
obbedivamo, tua destinata preda,
trascinando sulle vie della terra la tua celeste catena straniera.
(Margherita Guidacci, da La sabbia e l'angelo)
(All'angelo, per questa luna potente, che mi parla da giorni... E' il MESSAGGIO ciò a cui tutto ruota intorno. Bisogna com-prendere e svelare.)
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