lunedì 4 luglio 2011

Delle rondini che fanno (sempre) primavera

La mitologia greco-romana racconta che Tereo, marito di Procne, figlia del re di Atene, abusò crudelmente della sorella di quest'ultima, Filomela e, affinché la ragazza non rivelasse a nessuno la violenza subìta, le tagliò la lingua.
Filomela, tuttavia, riuscì a raccontare ugualmente a Procne quanto accaduto, ricamandolo sulla stoffa. Procne, sconvolta, uccide il figlio avuto da Tereo e lo dà in pasto al marito. Quindi fugge insieme a Filomela.
Tereo, inorridito dal macabro delitto compiuto dalla moglie, insegue le due donne, che invocano la protezione degli dèi: Procne vien perciò trasformata in rondine, Filomela nell'usignolo dalla bellissima voce e Tereo in upupa.

Nel Medioevo si credeva (nota simpatica), che fosse in grado di guarire i suoi piccoli da eventuale cecità per mezzo della linfa della celidonia, chiamata appunto anche "erba delle rondini": una specie di angelo Raffaele in livrea bianca e nera, insomma. E di certo un animale benevolo, simbolo della Luce che ritorna sempre, al termine della Stagione Oscura. (Di nuovo il Ciclo, di nuovo la Ruota!)

In Africa, essa viene considerata inoltre simbolo di purezza, perché, non posandosi mai a terra, evita di contaminarsi con la sporcizia del suolo.




Il "rondinino" catturato da Victor.

L'altra sera, mentre esco in cortile per andare a gettare la spazzatura, sento *C.* che grida: «Corri, corri, Victor ha preso qualcosa!».
Come tutti i gatti, anche i miei non scherzano, in quanto a crudeltà: devono sempre catturare qualche esserino indifeso, ucciderlo e poi lasciarmelo privo di vita sullo zerbino...
Perciò mi preparo al peggio: corro dietro al gatto (in maniera abbastanza comica, gettando all'aria il mio sacchetto di immondizia) e vedo che un volatile pende dalla sua bocca, con le ali spiegate, simile a un piccolo crocifisso. Acchiappo Victor per la collottola e lui molla la presa con un disarmante "miao"... (Come a dire: "Non ho fatto nulla di male, io!")

Non appena i denti del gatto scattano, l'uccello, a sorpresa, svolazza a rintanarsi dietro agli amarilli e poi ancora dietro alla "miseria". Segue un discreto parapiglia, con Victor che inseguiva il piccoletto che tentava invano di riprendere il volo e *C.* e io che inseguivamo Victor. Cagliostro si gustava la scena dalla finestra del soggiorno, guardandoci come se fossimo tutti impazziti.
Alla fine riusciamo a prendere il piccolo e a dare qualche crocchetta di consolazione al micio.
In casa, controllo per bene il rondinino (tale mi era parso alla scarsa luce del faretto d'illuminazione del cortile ma, ad una più attenta osservazione, mi è sembrato un balestruccio) e quasi non ci credo: nonostante Victor l'avesse afferrato e nonostante fosse stato sbatacchiato di qua e di là era completamente illeso e desideroso di volare!
Rimetterlo in libertà di notte, però, col cortile e i tetti tutt'intorno affollati di gatti e civette sarebbe stato troppo rischioso. Così l'abbiamo ricoverato in una scatola da scarpe, imbottita per l'occasione con un morbido panno, e gli abbiamo fatto trascorrere le ore successive in casa: inutile dire che era talmente esausto, per via delle forti emozioni provate, che si è addormentato subito e non si è più mosso fino all'alba.

Il mattino seguente l'abbiamo liberato: come sempre, quando apri le mani per lasciarli andare, provi sensazioni indicibili... E a me, come sempre, piace pensare che nessun incontro è fortuito e che gli animali (in modo particolare gli "psicopompi") entrano - seppure per breve tempo - nella nostre vite per segnalare una svolta, per dare una speranza, per consegnare un messaggio che è necessario decifrare... Perché proprio una rondine? Perché proprio di notte? Perché scampata fortunosamente alla morte? Perché nelle mie mani? (E perché catturata proprio da Victor, l'ultimo arrivato? E ancora: perché Cagliostro - che pure caccia, lo so bene! - non mi porta mai la Morte sulla soglia di casa, come fanno gli altri?)
Non ho le risposte a tutto. E, quelle poche che riesco a darmi, non voglio trascriverle. Cerco di seguire il flusso, tutto qui... Nell'acqua, nel volo, nell'aria. Nei segni.

(Per tornare coi piedi per terra, in questo post avevo dato qualche "dritta" sul primo soccorso da prestare ai rondoni...)

3 commenti:

NycteaNoctua ha detto...

Tutte domande che - adesso - necessitano risposte :-)
Felicissima del suo volo!!! :*

Canidia ha detto...

Dici eh? ...

Canidia ha detto...

12.10.2011: credo di aver infine compreso per quale motivo Cagliostro non "conducesse" mai la Morte in casa... Il puzzle inizia a diventare evidente?

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