venerdì 18 novembre 2011

Del ciclamino, caro a Ecate

Considerato fin dall'antichità classica fiore sacro a Ecate (alla quale ho dedicato buona parte delle mie riflessioni durante questa Calenda), il ciclamino deriva il suo nome - come ho già accennato in precedenza - dal sostantivo kyklos, che in greco significa "ciclo", "cerchio".
I commentatori fanno derivare questa denominazione dalla forma arrotondata del peduncolo che si forma al termine della fioritura o dalla particolare curvatura dello stelo.
Queste caratteristiche in parte hanno senz'altro la loro importanza. Ma ciò che più (mi) colpisce, nel ciclamino, è la sua "presenza", delicata e al contempo tenace, durante tutta la Stagione Oscura.

Ciclamini e orchi-dee sulla finestra del soggiorno...
Contrariamente al croco (tanto per citare un fiore tipicamente invernale), non fiorisce verso la fine della stagione - vero e proprio emissario della bella Primavera fra i rigori del "Generale Inverno": il ciclamino inizia a sbocciare ben prima - proprio quando le porte iniziano a (dis)chiudersi e il velo si solleva, lento ma inarrestabile.
Non a caso era sacro proprio a Ecate; e non a caso, dunque, il suo nome, potrebbe derivare anche da questo suo ruolo di autentico "custode" del cerchio che sta per chiudersi.
Plinio il Vecchio, nella sua Historia Naturalis (XXV, 115) dice che ogni casa dovrebbe piantare nei pressi dell'ingresso, nell'orto o in giardino un ciclamino, perché «là dove è stato piantato non possono più recare danno i filtri malefici: lo chiamano perciò "amuleto"».
La funzione protettiva del ciclamino si accorda bene con quella di guida e di protettrice di Ecate (vedere l'Inno a Demetra, nel precedente articolo già citato).
Tuttavia, per quanto benevolo e benefico, il ciclamino non è indistruttibile.
Rispetto, ad esempio, alle orchidee (che, seguendo i loro personalissimi cicli di fioritura e vegetazione, si apprestano in molti casi a ri-fiorire proprio in questa stagione), il ciclamino (almeno quello che amiamo coltivare nei nostri vasi) non è "forte" né "robusto" - non quanto ci aspetteremmo da una pianta così spiccatamente invernale. (1)
Soprattutto nelle zone d'Italia più fredde e umide, il ciclamino soffre spesso di "botride", la caratteristica muffa grigia che colpisce la pianta alla sua folta base, facendone marcire le foglie e gli steli dei fiori e portandola ad un rapido deperimento.
Un ottimo rimedio contro la muffa grigia è la pulizia costante (quasi giornaliera) della pianta, con la rimozione di tutte le foglie ingiallite e dei fiori appassiti. Non basta limitarsi a recidere le parti morte della pianta che rimangono in vista; occorre aprire delicatamente le foglie (il ciclamino è una pianta molto fitta) ed elimare anche tutte quelle parti secche o in decomposizione che rimangono celate. Inoltre è opportuno non esagerare con le annaffiature, versando l'acqua nel sottovaso (anziché direttamente sul terriccio) e avendo cura di rimuovere quella in eccesso.

Come si vede, perfino questi accorgimenti pratici possono condurci ad osserare la familiarità (sempre pericolosa!) del ciclamino con la Marcescenza veicolata dall'Acqua. Per sopravvivere (per superare indenne la Stagione Oscura, con il processo di nigredo che la caratterizza), il ciclamino, esattamente come noi, ha bisogno di Cura, di Equilibrio. Mosse sbagliate o azzardate, durante l'Autunno e l'Inverno, porteranno la pianta a sicura morte - anziché traghettarla verso il rassicurante Sonno primaverile ed estivo.

Chiunque, come me, ami andare a caccia di simboli, può trarre da sé le sue conclusioni...

Nome: Cyclamen
Famiglia: Primulaceae
Diffusione: originario della Grecia, del Vicino Oriente e dell'Africa, il ciclamino è presente in tutto il bacino del Mediterraneo. Predilige i terreni ombrosi dei boschi e la sua tolleranza al freddo varia da specie a specie.

Note
(1) In questo post, ho già avuto modo di sfatare la diffusa opinione sulla presunta "delicatezza" delle orchidee.

Fonti
A. Cattabiani, Florario - Miti, leggende e simboli di fiori e piante, Mondadori, Milano 1998.
AA.VV, La natura e i suoi simboli - Piante, fiori e animali, Electa, Milano 2003.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao cara,
splinder sta chiudendo e quindi mi trovo costretta a traslocare il blog.
Se vuoi aggiornare il link, o seguirmi, da oggi mi trovi qua:

www.casaedera.blogspot.com

un bacio!
Edera

Canidia ha detto...

Grazie per la segnalazione, cara! Sono già passata a trovarti nella tua nuova casetta virtuale e aggiornerò quanto prima il link.

gio ha detto...

grazie dei consigli per la coltivazione del ciclamino,ho tentato più volte a coltivarlo con risultati deludenti, ma ci provo nuovamente seguendo la tue indicazioni Gio

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